Claudio Lolli - Modena 1977

 

Il cantautore Claudio Lolli  è tra i musicisti presenti alla Festa nazionale de l'Unità tenutasi a Modena nelle prime settimane di settembre del 1977, in un anno denso di avvenimenti.

Claudio Lolli tra i cantautori italiani degli anni '70 è stato quello più nettamente schierato a fianco del movimento di protesta del 1977, che ha anche in qualche modo anticipato dal suo album registrato a gennaio del 1976, "Ho visto anche degli zingari felici" del quale sono state presentate nel concerto tre brani (gli ultimi tre). Tutti gli altri brani sono invece tratti dal successivo album "Disoccupate le strade dai sogni" recentissimo (era stato pubblicato a maggio) e in alcuni brani quasi una cronaca degli eventi drammatici dei primi mesi dell'anno, come nella canzone "I giornali di marzo".

Il concerto (la data era  l'8 settembre) segue esattamente la scaletta dell'album del 1977 omettendo solo 2 canzoni del lato B e si chiude con i brani del precedente album, ben noti a buona parte dei ragazzi protagonisti delle proteste anche perché molto trasmessi dalle prime radio libere attive in Italia dal 1976 e che si stavano moltipicando di numero. Il contesto, la festa nazionale del PCI, non era certo il più usuale per i temi delle canzoni di Claudio Lolli, perchè era proprio il PCI il bersaglio principale delle proteste, il grande partito della sinistra che aveva tradito gli ideali del comunismo, secondo gli "autonomi" purtroppo poi scivolati in buona parte nel terrorismo di sinistra che avrebbe segnato sanguinosamente l'Italia fino ai primi anni '80. Ma il taglio poetico e anti-retorico di Lolli rimane lontano da accuse e inventive e si concentra sulle contraddizioni e sui problemi di quel difficile periodo di svolta

Nelle esecuzioni Lolli è accompagnato dai musicisti del suo collettivo musicale e quindi sono molto più ricche di quelle tipiche dei cantautori dell'epoca, spesso solo con chitarra acustica (come quelle dello stesso giorno di Roberto Vecchioni). I musicisti che ascoltiamo sono quindi probabilmente Danilo Tomasetta: flauto traverso, sax tenore, sax contralto, Roberto Soldati: chitarra elettrica, chitarra acustica, Roberto Costa: basso elettrico, percussioni, Adriano Pedini: batteria, percussioni.

Registrazione dalla platea e con inevitabili imperfezioni, ma discretamente ascoltabile, note tecniche dopo la scaletta. L'ordine dei brani è quello del concerto.

 

01. Claudio Lolli - Alba meccanica

02. Claudio Lolli - Incubo numero zero

03. Claudio Lolli - La socialdemocrazia

04. Claudio Lolli - Analfebitizzazione

05. Claudio Lolli - Attenzione

06. Claudio Lolli - Canzone dell'amore e della precarietà

07. Claudio Lolli - I giornali di marzo

08. Claudio Lolli - Canzone scritta sul muro

09. Claudio Lolli - Anna di Francia

10. Claudio Lolli - L'Albana di Togliatti

11. Claudio Lolli - Ho visto anche degli zingari felici

 

Note tecniche: La registrazione è stata effettuata dalla platea, all'aperto, con un registratore a compact cassette semi-professionale Sony TC-150 e microfono electret, in mono, senza riduttore di rumore. Le cassette sono state riversate in digitale a giugno 2019 ma non presentavano effetti copia evidenti. Nell'editing sono stati unicamente attenuati i bassi troppo evidenti per via dell'amplificazione adottata al tempo e degli effetti di rimbombo indotti dall'ambiente e apportate alcune correzioni sulle variazioni del volume più evidenti. Non si è intervenuto sul rumore di fondo, che rimane sopportabile, per evitare effetti indesiderati sulla voce. Tutti i brani sono quindi ascoltabili, pur in presenza di occasionali rumori di ambiente e variazioni di livello.
Un brano (n.9) è incompleto nella parte iniziale a causa della necessità di cambiare cassetta.

 

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