Dexter Gordon - Roma 1978

 

Il grande jazzista americano, uno dei maestri del sax tenore negli anni del bob e dell'hard bop, che era stati già a Roma nel 1976 al Music Inn, due anni dopo è protagonista di un concerto in uno spazio molto più ampio, al Teatro Tenda di Piazza Mancini, nell'ambito della rassegna "Roma in musica". Nel piccolo e storico locale precedente lo avevano potuto ascoltare solo poche decine di appassionati, ora erano presenti oltre 2000 persone, in gran parte giovani. A testimonianza del crescente e inatteso interesse per la musica jazz che aveva coinvolto i giovani negli anni '70.

Nel concerto, che si è svolto il lunedì 6 novembre del 1978, il sassofonista e il suo gruppo non hanno suonato il be-bop lirico dei suoi celebri album degli anni '60 come One Flight Up o Our Man in Paris, ma un hard bop aggiornato ai nuovi stilemi di derivazione free-jazz, con improvvisazione modale e tempi a volte molto intensi, ma non sono mancate citazioni di standard e temi noti o di puro blues molto ritmato, con molti interventi di jazz attuale anche da parte del gruppo, che vedeva in azione il batterista Eddie Gladden, il bassista Rufus Reid e il pianista George Cables.

Una recensione del concerto è stata pubblicata sul quotidiano L'Unità il giovedì successivo. In rete è disponibile l'intero archivio del giornale e quindi nel seguito possiamo pubblicare anche l'articolo completo, che riporta altre informazioni sui brani presentati e sul positivo riscontro da parte degli ascoltatori.

Del concerto è ascoltabile un estratto di 45 minuti, con 6 brani.
Registrazione dalla platea e con inevitabili imperfezioni, ma discretamente ascoltabile, note tecniche dopo l'articolo. L'ordine dei brani è quello del concerto.


Traccia 1

Traccia 2

Traccia 3

Traccia 4

Traccia 5

Traccia 6

Recensione di Isio Saba - L'Unità 9 novembre 1978
I « Lunedjazz » del Teatro Tenda della stagione passata dovevano aprirsi con Dexter Gordon; il tenor-sassojonista americano «bucò» l'appuntamento. E' venuto invece quest'anno con un magnifico concerto per «Roma in musica» (incontri musicali del lunedì al Teatro Tenda). Tutto esaurito e tante persone che ascoltano dall'esterno, per l'atteso ritorno di un grande musicista che, appena due anni fa, a malapena riempiva il piccolo locale di Largo dei Fiorentini: è questo un indice del grado di maturazione del pubblico romano e il risultato di una valida politica di prezzi. E’ altrettanto importante anche che 2000 persone si siano ritrovate ad applaudire un jazz-man tradizionale, un personaggio che soltanto negli ultimi due anni è stato rivalutato come uno dei «leader» storici del bop. Dexter Gordon (che ha ora 55 anni), tra il 45 ed il '60 suonò in numerose formazioni e tra l'altro con Fletcher Anderson e Louis Armstrong, affermandosi come uno degli eredi di Charlie Parker, ma utilizzando la pienezza dei suoni del tenore invece che l'alto. Per tutti gli anni '50 il curriculum di Dexter è però continuamente interrotto da soggiorni... in carcere e dalle noie con la giustizia, per droga e alcolismo. Gordon arriva in Europa nel '62 per una breve tournée, ma dopo due anni di spostamenti continui tra Londra. Parigi, Copenaghen ed altre innumerevoli città, scopre amaramente che in USA lo considerano emigrato; è così che si stabilisce in Danimarca, sposandosi e creandosi così una nuova vita. Il sassofonista viene corteggiato dalle grandi case discografiche (incide per la Columbia CBS) e vende migliaia di dischi uscendo dall'oscurità con la stessa musica che ancora poco tempo fa era considerata di routine! Il discorso vale anche per i duemila del Teatro Tenda. che hanno capito subito lo stile musicale e le componenti del personaggio Gordon. La sua performance è stata entusiasmante e lui come un vecchio leone ha dominato la platea per oltre due ore. Ha iniziato con il classico On Green Dolphin Street, facendo poi fremere con un blues, The Panter. Da Jumplng the Blues a Misty di Errol Garner, dalla coltraniana Moments notice, fino alla modale, quello di Dexter Gordon è stato un crescendo che è servito a mettere in mostra la sua intatta bravura strumentale e la pienezza dei suoni nei soli e nelle inimitabili «code». Con Dexter erano in scena il batterista Eddie Gladden. il bassista Rufus Reid ed il pianista George Cabìes, autore di una magnifica composizione I Told You so, nomi certamente non eclatanti, ma di solido impiego.

Note tecniche: La registrazione è stata effettuata dalla platea, con un registratore a compact cassette semi-professionale Sony TC-150 e microfono electret, in mono, senza riduttore di rumore. Le cassette sono state riversate in digitale a giugno 2019 ma non presentavano effetti copia evidenti. Non è stato effettuato editing. Tutti i brani sono quindi ascoltabili, pur in presenza di occasionali rumori di ambiente e variazioni di livello

 

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